Le funzioni sostitutive della cosa artificiale

Le funzioni principali per le quali vengono utilizzate le nuvole artificiali sono per la possibilità di generare cambiamenti climatici altrimenti impossibili, ma anche per percepire i flussi e i movimenti del vento. La possibilità di stimolare cambiamenti climatici é "un'arma" molto potente perché permette di generare precipitazioni in zone che non lo permetterebbero o, come nel nostro caso, contrastare alcuni effetti del surriscaldamento globale. Questi argomenti sono tutt'ora elementi di dibattito tra diverse potenze mondiali che discutono ancora della effettiva funzionalità del metodo e della sua moralità.

Le forme sostitutive della cosa artificiale

Le nuvole artificiali, come quelle naturali, hanno aspetti diversi a seconda della loro forma, densità e colore che dipendono dai loro componenti e dalle condizioni atmosferiche. In breve, le nuvole si dividono in dieci generi principali, nonostante esse siano in costante mutamento, classificate in base a struttura, forma e altezza alla quale si formano. Si dividono, in ordine di altezza, in: cirri, cirrocumuli, cirrostrati, altocumuli, altostrati, nembostrati, stratocumuli, strati, cumuli, cumulinembi.

Per avere informazioni aggiuntive sulle forme delle nuvole é possibile approfondire sul link di seguito: http://scienzapertutti.lnf.infn.it/attivita-per-le-scuole/729-da-rigenerare/schede-apporre/653-la-tipologia-delle-nubi

I materiali sostitutivi della cosa artificiale

La creazione delle nuvole è un processo che avviene, nel nostro caso, in modo quasi totalmente artificiale, almeno per quanto riguarda l'inserimento di particolari sostanze e materiali che stimoleranno poi una reazione naturale. L'idea di base é quella di creare ghiaccio da usare come "stimolo" anche ad alte temperature utilizzando espansioni di propano liquido per produrre cristalli, oppure é possibile utilizzare materiali igroscopici, come il sale, che sembra essere una strada molto promettente e sempre più utilizzata.